
La Storia del Castello

Una fortezza millenaria tra ribellioni, leggende e rinascite
Immerso nella dolce campagna brianzola, in una posizione strategica tra le colline di Montevecchia e i primi rilievi lecchesi, sorge il Castello di Cernusco Lombardone, custode di una storia lunga più di mille anni. La sua presenza è documentata già nel 927, quando il toponimo “Cisinusclo” fa la sua prima comparsa nei registri del territorio. Tuttavia, è nel corso dell’XI secolo che la struttura assume un ruolo centrale nei turbolenti eventi politici e sociali dell’epoca.
Allora, il territorio milanese era suddiviso in pievi, vere e proprie entità religiose e politiche che rispondevano direttamente all’autorità dell’arcivescovo di Milano. Cernusco faceva parte della Pieve di Missaglia. Durante il governo dell’arcivescovo Ariberto da Intimiano (1018–1045), emblema di un potere fortemente accentrato, venne istituito un sistema di controllo basato sul rapporto con i nobili locali. In cambio di benefici e privilegi, questi garantivano fedeltà e difesa al potere arcivescovile.
Ma l'equilibrio era fragile. Il malcontento popolare crebbe, alimentato dallo strapotere dei signorotti e da un'autorità religiosa percepita come distante e oppressiva. Esplose così una violenta rivolta: i popolani insorsero, costringendo i nobili a fuggire e rifugiarsi a Milano. In questo clima di ribellione, i castelli – simboli del potere feudale – si trasformarono in roccaforti di resistenza. Il Castello di Cernusco, sede del podestà supremo, fu uno dei centri principali della lotta.
La repressione dell’arcivescovo fu durissima. Dopo un lungo assedio, i ribelli furono sopraffatti e il castello cadde. Ma la popolazione, nel dolore della sconfitta, si ribellò ancora una volta: abbatté con rabbia le stesse fortificazioni che avevano difeso, in un gesto estremo e simbolico.
Nonostante la distruzione, il Castello di Cernusco risorse. Nei secoli successivi, fu ricostruito e trasformato in residenza signorile. Le sue pietre videro susseguirsi dinastie importanti: prima i Petroni, poi i Castelli e infine i Cernuschi, famiglia nobile che legò il proprio nome alla località. Nel tempo, la struttura perse la funzione strategica per assumere quella rurale e residenziale, adattandosi alla quiete del paesaggio circostante e ai nuovi tempi.
Per secoli, il Castello fu proprietà della famiglia dei Conti Lurani Cernuschi, che ne conservò la dignità architettonica fino all’avvento dell’attuale proprietario. Quest’ultimo ha affrontato la sfida più complessa: restituire al castello la sua anima antica attraverso un attento e rispettoso restauro eseguito negli anni ’90, sotto la supervisione della Sovrintendenza dei Beni Culturali.
L’intervento ha permesso di preservare la tipologia costruttiva originale, esaltando la struttura irregolare determinata dalle modifiche avvenute nel corso dei secoli e dall’adattamento alla morfologia del terreno. Le murature in sasso, mattoni a vista e ciottoli di fiume si alternano con eleganza, disegnando ambienti suggestivi, perfettamente integrati con la natura circostante.
A dominare la costruzione sono due antiche torri: una a pianta quadrata, risalente probabilmente all’XI secolo, costruita con ciottoli spaccati e pietrame, posta sullo spigolo nord-ovest; l’altra, più recente, a pianta circolare, sorge all’angolo sud-est ed è realizzata in muratura mista con conci sbozzati e pietre di fiume. Il corpo principale del Castello presenta una raffinata disposizione “a spina di pesce” dei mattoni e ospita un elegante porticato con archi a tutto sesto, colonne in pietra e capitelli scolpiti.
Ma la storia del Castello di Cernusco non si esaurisce nei documenti ufficiali: vive anche nelle leggende tramandate nei secoli. Si racconta dell’esistenza di passaggi sotterranei che collegavano la fortezza al vicino bosco, usati in caso di pericolo. Durante il restauro, una botola nascosta è stata effettivamente rinvenuta, alimentando l’ipotesi di una via di fuga segreta. Si parla di profondi pozzi dove venivano rinchiusi i nemici, e della presenza dell’imperatore Federico Barbarossa, che avrebbe soggiornato nell’antico maniero durante le sue campagne in Lombardia.
Oggi, il Castello di Cernusco Lombardone si presenta come un luogo senza tempo. È stato riportato all’antico splendore, accogliendo visitatori e ospiti in un’atmosfera che fonde storia, natura e bellezza architettonica. Ogni pietra, ogni arco, ogni torre racconta una pagina del passato, rendendo questa dimora non solo un bene culturale, ma anche un’esperienza viva da scoprire e da ricordare.

